Ignazio Giuliana va all'Agricoltura, Politiche sociali, Finanza e Tributi, Manutenzione, Igiene e Sanità; Giusy Pisano, che sarà vicesindaco, assume le deleghe di assessore ai Lavori pubblici, Urbanistica, Servizi cimiteriali, Protezione civile, Pubblica istruzione e Cultura; Gaetano Zaffonte avrà lo Sport, Turismo e Spettacolo, Ambiente, Sagre e Rapporti con associazioni.
Sindaco, perché?
«La risposta è molto semplice - dice - e ritengo sia corretto tornare a qualche giorno indietro, a quando cioè ho deciso di azzerare. Eravamo andati un po' in affanno su alcuni punti dell'azione politica. Il piano spiagge, la videosorveglianza, ad esempio. Avevamo appena ricevuto la comunicazione di un altro contenzioso, con le officine Enel. Ho ritenuto non più rinviabile la necessità di un chiarimento. Serviva nuovo impulso. Ecco perché ho azzerato la giunta».
Ma poi ha rimesso tutti al loro posto, o quasi...
«Serviva un passaggio - argomenta Balbo - con tutti i gruppi leali, ai quali ho posto un quesito semplice: con quali persone ed energie intendessero ripartire. Loro hanno indicato gli stessi nomi, suggerendo però una rotazione delle deleghe, anche in base alle inclinazioni personali e alle competenze dei singoli assessori. E così sono stato consequenziale. Per me era un passaggio importante, che ho voluto estendere ai consiglieri comunali che devono essere coinvolti maggiormente nell'azione amministrativa. Uno scollamento tra Giunta e Consiglio può creare rallentamento. Ritengo che l'aula sia il parlamentino di una città. E in questa fase ho ricevuto grande disponibilità dai consiglieri».
Ma allora, se l'armonia c'era, se l'appoggio dei consiglieri era chiaro e gli assessori erano buoni... perché? La domanda torna come una cambiale scaduta. E noi non possiamo che riavvolgere il nastro. Stop, rewind.
Sindaco, perché?
«Eravamo - dice - un po' appannati, avevamo perso slancio. Forse troppe cose erano state demandate al sindaco e il sindaco non ce l'avrebbe potuta fare mai da solo. Spero che questo segnale possa motivare di più gli assessori, affinché siano maggiormente presenti. Perché è con la presenza che si amministra. E nessuno può essere meno presente del sindaco. L'azione dev'essere efficace e condivisa da tutti».
Balbo ha tenuto per sé due deleghe cruciali: Sviluppo economico e Risorse umane.
Anche i questi settori, come negli altri, serve massimo impegno, il sindaco lo sa. Per questo ha forzato la mano con gli alleati. Sa che occorre scandire il tempo. Perché Butera, con le sue difficoltà e i suoi problemi, non può più attendere.