«La norma - scrivono in un'interrogazione che approderà in aula consiliare martedì - prevede l’obbligo che i beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a offrire la propria disponibilità per lavori di pubblica utilità, utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico e ambientale, per 8 ore a settimana. Considerato che in provincia sono state accolte 5.024 domande e che il 30 per cento di esse ricadono sul territorio di Gela e che in città persiste uno stato di degrado, dovuto ai mancati diserbamenti delle aeree verdi di proprietà del Comune e che vi sono lavori effettuati a singhiozzo che di certo non possono sopperire alla quantità di erbacce che hanno invaso la città nuocendo sull’immagine del decoro della stessa, chiediamo e interroghiamo per sapere se questa amministrazione ha intenzione di voler usufruire di questo strumento che il Governo a messo a disposizione. E se si è già a conoscenza del numero di persone da poter utilizzare».
Una seconda interrogazione è stata trasmessa con riferimento ai lavori sul lungomare e viale Indipendenza.
«La Regione Siciliana - premettono Spata e Alabiso - ha finanziato dei lavori di ristrutturazione delle mura perimetrali del parco archeologico di Gela. I suddetti lavori sono iniziati già l’estate del 2018. Considerato che per quando riguarda la recinzione che costeggia tutto il lungomare si sono fermati a gennaio del 2019 mentre quelli di viale Indipendenza sono fermi da maggio. E che, da gennaio a oggi, nel nostro lungomare persistono per circa un chilometro transenne in Pvc di colore arancione ormai in cattivo stato e non rette dai supporti, e che gli stessi supporti sono aste in ferro ormai prese di ruggine, appuntite e pericolose per i cittadini; che tutto questo ha prodotto solo una brutta immagine del nostro lungomare oltre a limitare i posteggi, scriviamo e interroghiamo per sapere se questa amministrazione ha intenzione di voler far accelerare i lavori di completamento, ovvero, se intende sollecitare la rimozione delle suddette transenne».